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Obbligo installazione di caldaie a condensazione

Dal 26 settembre 2015 è in vigore la nuova direttiva europea 2005/32/CE che ha introdotto l'obbligo di immettere sul mercato solo caldaie a condensazione con l'obiettivo di ottenere una significativa riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020.

La norma ha introdotto importanti novità nel settore delle caldaie, ovvero:

  • l'obbligo di vendita e installazione di sole caldaie a condensazione;
  • l'obbligo di applicazione dell'etichetta energetica per i sistemi per il riscaldamento e i sistemi per la produzione di acqua calda;
  • sul mercato sarà possibile trovare solo alcune caldaie non a condensazione. Stiamo parlando delle caldaie a camera aperta che potranno essere installate però solo ed esclusivamente in tutte quelle situazioni multifamiliari in cui la caldaia a condensazione non può trovare spazio a causa dei problemi alla canna fumaria collettiva che la sua installazione potrebbe comportare.

Perchè le caldaie a condensazione?

La caldaia a condensazione è un generatore di calore che si distingue dagli altri apparecchi in termini di risparmio energetico poichè consente un maggiore rendimento a parità di combustibile utilizzato. Questo è possibile grazie al recupero di parte del calore latente dei fumi di combustione che invece che essere espulsi vengono rispediti nell'impianto di riscaldamento.
In tal modo il rendimento energetico ottenuto ne permette un risparmio medio intorno al 25%.

Cosa deve fare chi possiede una caldaia tradizionale?

L'obbligo di installazione delle sole caldaie a condensazione riguarda unicamente i produttori; ciò significa che le caldaie di tipo tradizionale attualmente installate non dovranno essere ritirate dal mercato. Tutte quelle prodotte prima del 26 settembre 2015 potranno inoltre essere vendute e installate nelle abitazioni, fino a esaurimento delle scorte, senza limiti di tempo.

Cos'è l'etichettatura energetica EvP?

La normativa Ecolabel prevede l'obbligo di applicazione sugli apparecchi per la produzione di calore e acqua calda con potenza inferiore o uguale a 70 kW di un'etichetta che ne indichi le prestazioni e le caratteristiche.
L'etichetta energetica deve riportare, oltre alla classe energetica, una serie di informazioni che rispondono all'esigenza di conoscere quale sia il prodotto con il minor impatto ambientale.
Ce ne sono di due tipi:

  • una per il singolo apparecchio;
  • una per l'impianto nel suo insieme (da aggiungere a quella relativa al singolo apparecchio).

Il nostro consiglio sulle nuove installazioni

Per le nuove installazioni di caldaie nella propria abitazione consigliamo di adeguarsi alla normativa Europea ERP.
Oltre al fatto che l'uscita dal mercato delle caldaie tradizionali non garantirebbe, in caso di guasto, la sostituzione di pezzi danneggiati, il risparmio energetico ottenibile con l'installazione di una caldaia a condensazione, che permette di attribuire da parte dell'installatore una classe energetica superiore a quella attribuibile con una caldaia tradizionale, è decisamente maggiore.